La vecchia casa di Boco
Boco è una frazione di Bognanco, a pochi minuti da Domodossola. E’ un gioiello incastonato nel verde delle Alpi grazie ai suoi abitanti – una manciata di famiglie, uniti dalla volontà di “farlo vivere” e aprirlo alla contemporaneità.
Ogni estate, in occasione di “Boco Dipinta” invitano artisti, di diversa estrazione e provenienza, a donare un’opera legata a un tema locale (i proverbi, i santi che danno il nome alle frazioni montane vicine…).
Le opere, sistemate all’aperto e sui muri delle abitazioni, diventano “parte” del paese, che così non solo non viene dimenticato, ma “cresce” in qualità.
Ogni estate, in occasione di “Boco Dipinta” invitano artisti, di diversa estrazione e provenienza, a donare un’opera legata a un tema locale (i proverbi, i santi che danno il nome alle frazioni montane vicine…).
Le opere, sistemate all’aperto e sui muri delle abitazioni, diventano “parte” del paese, che così non solo non viene dimenticato, ma “cresce” in qualità.
L’estate del 2013 sono stato invitato dal mio amico Tino, proprietario della storica libreria “La Memoria del Mondo” di Magenta, a scattare qualche foto in occasione del suo nuovo progetto (nonostante l’età Tino ha più energie di un ragazzino): un ecomuseo dove troveranno posto le fotografie dei luoghi e delle persone della piccola comunità, che altrimenti verranno perdute. L’occasione è stata la riapertura di una vecchia casa, rimasta disabitata per parecchi decenni.
L’abbiamo trovata in un silenzio di religiosa attesa, colpiti intimamente da un gesto di umile umanità: sul tavolo, l’ultimo abitante aveva lasciato al futuro una bottiglia di vino con quattro bicchieri.
L’abbiamo trovata in un silenzio di religiosa attesa, colpiti intimamente da un gesto di umile umanità: sul tavolo, l’ultimo abitante aveva lasciato al futuro una bottiglia di vino con quattro bicchieri.